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Vino Biologico: ma cosa significa?

A partire dal 2012, con l’entrata in vigore del regolamento CE 203/2012, si può parlare di vino biologico e non più di vino “proveniente da uve biologiche” grazie alla possibilità di certificare come biologico l’intero processo di vinificazione e di trasformazione delle uve.

Definizione di vino biologico

VINO BIOLOGICO

Un vino biologico significa che proviene da uve 100% biologiche coltivate senza l’utilizzo di agenti chimici di sintesi nei vigneti mentre in cantina la vinificazione deve avvenire con l’utilizzo limitato di solfiti e di prodotti enologici certificati biologici.

Il vino biologico si riconosce attraverso la presenza in etichetta del logo comunitario; marchio di garanzia che certifica l’intero processo produttivo del vino biologico. Noi della cantina ILLICA ci impegniamo dal 1990 a garantire ai nostri consumatori la genuinità e la naturalità del nostro vino biologico e vegano. Lo scopo è di offrire un vino, che non sempre richiede l’utilizzo di solfiti, poiché è un vino biologico sano che contiene tutte le sostanze utili affinché possa mantenersi in autonomia.

Ottenere la certificazione biologica e la conseguente possibilità di apporre in etichetta il logo relativo non è cosa semplice; le aziende sono sottoposte a continui e ferrei controlli da parte degli organismi competenti i quali attestano l’ottemperanza delle aziende agli obblighi di legge; il nostro ente certificatore è SUOLO E SALUTE.

Andamento del biologico in Italia

Il mercato del vino biologico in Italia è in piena espansione; non solo sta crescendo il numero di aziende interessate al metodo di produzione al biologico ma sta salendo anche la domanda di mercato, con un consumatore sempre più attento a ciò che consuma e all’impatto che il prodotto può avere sull’ambiente e sull’ecosistema. Negli ultimi tempi gli ettari di superficie vitata biologica e in conversione al biologico sono aumentati vertiginosamente e si prevede manterranno questo andamento crescente per un lungo periodo.

La maggiore propensione dei consumatori a richiedere prodotti biologici ha convinto la maggior parte delle cantine a commercializzare il proprio vino biologico servendosi dei canali della grande distribuzione organizzata. Ad oggi, il vino biologico è facilmente reperibile sugli scaffali dei supermercati; il consumatore ha, quindi, l’opportunità di acquistare questi prodotti biologici non più esclusivamente in negozi specializzati o direttamente dal produttore.

Perché scegliere vino biologico?

Il vino biologico è un vino completamente naturale e genuino che non si serve dell’utilizzo di agenti chimici di sintesi in nessuna fase del processo produttivo. La vite è coltivata nel suo habitat, con le erbe spontanee che le crescono intorno, con una biodiversità sviluppata. La pianta riesce così a produrre dei frutti equilibrati che esprimono tutte le caratteristiche tipiche del territorio nella quale cresce. Il vino biologico è un prodotto sano, naturale e genuino che rispetta non solo l’ambiente e l’ecosistema ma salvaguarda anche la salute di chi lo consuma, del produttore stesso e di chi ci circonda, essendo privo di qualsiasi componente chimico al suo interno.

Per il consumatore finale, quali sono le differenze tra vino “tradizionale” e vino biologico?

La differenza sostanziale è che il vino biologico non contiene sostanze chimiche e rispetto ai vini convenzionali hanno un valore aggiunto: rispettano e salvaguardano l’ambiente ed il consumatore. Contengono inoltre più sostanze utili per l’organismo umano, elementi come ad esempio il resveratrolo che numerose ricerche scientifiche hanno dimostrato essere un protettivo per il sistema cardiocircolatorio.


Elenco additivi el vino, coadiuvanti e tecniche di stabilizzazione dei vini “convenzionali”

Acido citrico / Acido L(+)tartarico / Acido L-ascorbico / Acido L-malico D,L malico / Acido lattico / Acido metatartarico / Albumina d’uovo / Anidride solforosa (SO2) / Batteri lattici / Bentonite / Bicarbonato di potassio /Bisolfito di potassio / Bisolfito di ammonio / Carbonato di calcio / Carboximetilcellulosa (CMC) / Gomma di cellulosa (CMC) / Caseinato di potassio / Caseina / Carbone enologico / Chitina-Glucano / Chitosani / Citrato di rame / Colla di pesce / Cloridrato di tiamina / Biossido di silicio (Gel di Silice) / Scorze di lieviti / Enzimi beta glucanasi / Gelatine / Gomma arabica / Fosfato diammonico / Cremor di tartaro / Lieviti secchi attivi (LSA) / Lisozima / Mannoproteine dei lieviti / Proteine di origine vegetale ottenute dal frumento o dai piselli / Metabisolfito di potassio / Chips di legno di quercia / Mosto concentrato / Mosto concentrato rettificato / Polivinilpolipirrolidone (PVPP) / Enzimi per l’attivazione della pectinasi / / Solfato di rame / Solfato di ammonio / Tannini enologici / Tartrato neutro di potassio

Elenco additivi del vino biologico, coadiuvanti e tecniche di stabilizzazione dei vini biologici

Acido citrico / Acido L(+)tartarico / Acido L-ascorbico / Acido lattico / Acido metatartarico / Albumina d’uovo / Batteri lattici / Bentonite / Bisolfito di potassio / Metabisolfito di potassio / Bicarbonato di potassio / Carbonato di calcio / Caseinato di potassio / Caseina / Carbone enologico / Citrato di rame / Colla di pesce / Cloridrato di tiamina / Biossido di silicio (Gel di Silice) / Scorze di lieviti / Gelatine / Gomma arabica / Fosfato diammonico / Cremor di tartaro / Lieviti secchi attivi (LSA) / Proteine di origine vegetale ottenute dal frumento o dai piselli / Chips di legno di quercia / Mosto concentrato / Mosto concentrato rettificato / Enzimi per l’attivazione della pectinasi / Solfato di rame / Tannini enologici / Tartrato neutro di potassio / Anidride solforosa (SO2)

vini convenzionali sono quelli prodotti nel rispetto delle normali leggi alimentari italiane ed europee, che specificano le modalità di coltivazione della vite, i processi di produzione del vino in cantina e i divieti e le definizioni per la sua produzione e commercializzazione. Ciò significa, ad esempio, che chi produce vino convenzionale: 

  • in vigna può utilizzare prodotti chimici come fertilizzanti, diserbanti e pesticidi per tenere lontane le malattie e gli insetti;
  • in cantina può fare uso di additivi e tecniche di produzione talvolta molto invasive.

Perché il vino biologico ha un prezzo più alto?

Numerose sono le difficoltà che si incontrano nel coltivare una vite biologica; difficoltà che si ripresentano ogni giorno, specie quando le annate critiche ci mettono alla prova e per proteggere il raccolto dobbiamo e vogliamo usare esclusivamente prodotti naturali. Questo, però, ci porta sempre a migliorare e a dare il massimo in ogni annata per offrire un vino che sia 100% biologico e sano. L’odierna tecnologia e l’esperienza dei nostri agronomi ci permettono di sperimentare nuovi prodotti all’avanguardia.

Per combattere naturalmente le malattie che possono colpire la vite, il rame è il prodotto che più si adegua a questa esigenza; nei limiti consentiti per legge.

In questi ultimi anni stiamo limitando anche l’uso del rame attraverso un valido sostituto. L’olio essenziale di arancia.

Il vino biologico presenta un prezzo maggiore per i consumatori, ma deve essere visto come garanzia di un prodotto naturale, genuino che rispetta l’ambiente e come giustificazione dei maggiori costi che le aziende devono sostenere per garantire ai consumatori tutte queste qualità al fine di offrire un vino biologico di tutto rispetto.